In questi giorni sono state pubblicate le versioni remaster dei primi 3 dischi dei Led Zeppelin, un succulento assaggio dell'opera di refresh dell'intero catalogo che la band inglese riproporrà a breve sul mercato, sotto la supervisione del chitarrista e produttore Jimmy Page.
Ho usato la parola refresh perchè, a dire dello stesso Page, si tratta di poter restituire interamente lo spettro sonoro e la dinamica dei master originali, conservati su nastri da un quarto di pollice, alla luce di quello che l'attuale tecnologia mette a disposizione in termini di convertitori e processamento del segnale.
Avevamo già vissuto un'epoca 'Led Zeppelin Remaster' a metà degli anni '90, quando era stato dato alle stampe un cofanetto di 4 cd contenenti una selezione di tracce rappresentative, il cui risultato non mi aveva convinto molto in termini sonori, mi sembrava si fosse persa parte della potenza di fuoco.
Parliamoci chiaro, i primi 3 dischi della band del dirigibile sono figli di giorni febbricitanti e polverosi, molti dei quali passati on the road (non a caso per le registrazioni veniva spesso usato lo studio mobile dei Rolling Stones), ed io sono cresciuto ascoltando su vinile e su cassetta quelle sonorità sporche, dove era evidente che il calore analogico delle apparecchiature dell'epoca la faceva da padrone, come è giusto che fosse trattandosi di sonorità pesantemente derivate dal blues.
Nel remaster degli anni '90, dicevo, si perdeva un po' a mio avviso tutto quel fascino (a causa dei limiti dei convertitori).
Ma in vent'anni, la tecnologia ha fatto passi da gigante, e quindi eccoci qui a valutare un lavoro fresco di conversione a 24bit 192kHz in grado di fare, almeno sulla carta, i miracoli.
Innanzitutto, un plauso alla scelta di non cadere nella trappola della cosiddetta Loudness War (in base alla quale 'suona meglio il master che suona più forte'), che tanta tristezza ha portato nel mondo della recente post-produzione professionale.
Poi, la cosa più evidente : la restituzione delle frequenze più alte.
Ho effettuato l'ascolto parallelo prendendo come riferimento il cd originale di Led Zeppelin III, e devo dire che le chitarre acustiche beneficiano più di ogni altro elemento di questa novità.
Su 'That's the way' la cosa è talmente evidente da lasciarmi con più di qualche dubbio sul fatto che fosse realmente necessaria (adesso la dodici corde attira più attenzione, togliendone un po' alla voce). Ed avverto un po' questa sensazione anche su 'Bron-Y-Aur-Stomp'.
In generale, avere una resa migliore sulle frequenze alte porta automaticamente il nostro orecchio a percepire una leggera mancanza sulle basse, e da questo punto di vista il rischio era molto alto, ma è probabile che abbiano ritenuto valesse la pena correrlo.
L'altra arma a doppio taglio è che, oltre a conferire brillantezza alle chitarre acustiche, la 'miglioria' ha reso un po' più evidente (almeno al mio orecchio smaliziato) la distorsione che il signor Plant induceva nei pre microfonici valvolari con i suoi 'urletti' (ad esempio in Gallows Pole).
Anche in questo caso si può parlare di rischio calcolato, ma è comunque una scelta particolare.
Oppure possiamo anche fare una valutazione più cattivella, ma non del tutto improbabile.
Il buon Jimmy Page, che tanto ha dato al mondo della musica (e per questo non smetterò mai di ringraziarlo), ha appena compiuto 70 anni, e con tutto il rispetto il suo orecchio non è più quello di un tempo (è naturale : con l'invecchiamento la percezione delle frequenze medio-alte se ne va - senza parlare di altri fattori come l'esposizione prolungata ai rumori forti o l'uso altrettanto prolungato di sostanze stupefacenti...).
Ora, se è stato lui a supervisionare il tutto, è probabile che questa coloratura sulle frequenze alte, per certi versi anche molto bella, suoni per lui come del tutto naturale... ;-)
Detto ciò, i motivi per cui uno dovrebbe comprarsi i remaster 2014 sono essenzialmente :
1 - devo avere tutto quello che esce dei Led Zeppelin
2 - sono giovane e non ho mai sentito niente dei Led Zeppelin
3 - ci sono delle bonus track
Per quelli interessati al punto 3, sulla versione deluxe di Led Zeppelin III c'è un intero bonus disc contenente un tot di alternate e rough mix (per esegeti a vario titolo) ed un paio di inediti.
Uno dei due è l'interessante versione elettrica (strumentale) di 'Bron-Y-Aur-Stomp' (Jennings Farm Blues) e l'altro è un bluesaccio voce chitarra e armonica (Key To The Highway).
Ovviamente lascio a voi la scelta di lanciarvi in un eventuale acquisto.
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