Ogni anno in occasione di Sanremo un tot di persone mi chiedono se ho visto Sanremo e cosa ne penso.
Quest'anno li anticipo e lo scrivo qui sul blog :)
In genere cerco ogni anno di vedere almeno una serata o due, perchè è sempre necessario vedere qualcosa prima di poterne parlare.
Il bello è che ogni anno dico sempre più o meno le stesse cose :)
Posso sicuramente dire che Sanremo è una certezza! Bella o brutta che sia, è una certezza.
E questa costanza va premiata. :)
Riporto qui le mie opinioni sulle canzoni della prima serata, trasmessa ieri sera.
Le canzoni le ho commentate per quello che sono, e cioè canzoni di sanremo.
Qui non si tratta di novità artistiche, come sapete, ma di normali canzoni che hanno di solito vita breve.
Non ho messo i titoli dei brani, ma solo quello dell'artista, per semplicità.
Arisa : archivia le filastrocche tormentone delle sue precedenti esibizioni al festival e propone una canzone molto personale, molto più classicamente sanremese, che sottolinea una maggiore maturità. Il tema è quello del dolore e lei non nasconde la sua emozione nel raccontarsi. Voto : 6
Bersani : look intellettuale, occhialoni da nerd, la sua canzone ha il testo più intelligente della serata e lui la canta con disincantata ironia. Musicalmente, l'ascolto del pezzo è stancante. Facendo una media il voto è 6.
Pierdavide Carone / Lucio Dalla : carone non ha una gran voce, però la sua personalità esce bene in questo pezzo in cui si sente chiaro lo zampino di lucio dalla, che lo accompagna nei ritornelli. Brano interessante. Voto : 7
Chiara Civello : nonostante la sua carriera jazz a quanto pare invidiabile, inciampa un po' in una canzone nè carne nè pesce che non è in grado di valorizzare nè la sua voce nè la sua personalità. Voto : 5
D'alessio / Bertè : messo da parte l'inevitabile effetto trash, rimane una canzone in forma-dialogo scritta con intenti radiofonici, nella quale d'alessio sembra un ragazzetto che accompagna la zia matta al parco. La zia rimane matta ma sfodera sempre una certa grinta e personalità. Voto : 5
Dolcenera: inizialmente piacevole, del brano alla fine non rimane molto, anche se l'ascolto scorre via ruffiano grazie al ritmo ed alla morbida voce della ragazza. il testo è approssimativo. Voto : 5
Emma Marrone : un genere di canzone che non ha senso di esistere se non all'interno di questa competizione. Una ragazza giovane che propone lo stile più classicamente vecchio. Non fa per me. Voto : 4
Finardi : una canzone con un buon testo, e finardi la canta con cuore. Forse non è sufficiente per rendere il tutto memorabile ma va bene così. Voto : 6
Irene Fornaciari : canzonetta che potrà piacere in radio, lei canta con grinta ma viene automatico pensare che sia lì sempre e soltanto perchè è la figlia di zucchero. Voto : 5
Marlene Kuntz : i marlene in versione ripulita e smussata, arrivano al festival con una ballata rock nella quale la sezione fiati esprime morriconianamente il meglio di sè. Testo in linea con quanto ci si aspettava da loro. Voto : 8
Matia Bazar : continua la saga dei matia bazar e delle loro canzoni portate al festival con una certa regolarità di intenti e di risultati (scarsi). anche in questo caso, un gruppo che ha senso di esistere solo parlando di sanremo. Voto : 5
Noemi : il terribile accostamento cromatico tra i suoi capelli (rossi) e il colletto della giacca (rosa) è il preludio all'accostamento sbagliato tra la sua voce (decisamente soul) e un brano che va da un'altra parte. Peccato. Voto : 5
Francesco Renga : cerco di vincere l'antipatia che provo per lui, che ha sicuramente una gran voce, ma anche il consueto atteggiamento da rockstar superiore. Di fatto, anche lui sta diventando cibo buono soltanto per i festival e poco per le radio. La canzone è particolare, ma non riesco a dare al tutto un voto che va sopra il 6.
Nina Zilli : ragazza con personalità e talento indiscutibili, tende un po' a cantare sempre la stessa canzone. Cercano di venderla come la risposta italiana ad Amy Winehouse, fatto reso ancor più evidente dal suo look e la sua acconciatura anni '60. il pezzo è discreto, impreziosito soltanto dal fascino dell'interprete. Voto : 6
Bersani : look intellettuale, occhialoni da nerd, la sua canzone ha il testo più intelligente della serata e lui la canta con disincantata ironia. Musicalmente, l'ascolto del pezzo è stancante. Facendo una media il voto è 6.
Pierdavide Carone / Lucio Dalla : carone non ha una gran voce, però la sua personalità esce bene in questo pezzo in cui si sente chiaro lo zampino di lucio dalla, che lo accompagna nei ritornelli. Brano interessante. Voto : 7
Chiara Civello : nonostante la sua carriera jazz a quanto pare invidiabile, inciampa un po' in una canzone nè carne nè pesce che non è in grado di valorizzare nè la sua voce nè la sua personalità. Voto : 5
D'alessio / Bertè : messo da parte l'inevitabile effetto trash, rimane una canzone in forma-dialogo scritta con intenti radiofonici, nella quale d'alessio sembra un ragazzetto che accompagna la zia matta al parco. La zia rimane matta ma sfodera sempre una certa grinta e personalità. Voto : 5
Dolcenera: inizialmente piacevole, del brano alla fine non rimane molto, anche se l'ascolto scorre via ruffiano grazie al ritmo ed alla morbida voce della ragazza. il testo è approssimativo. Voto : 5
Emma Marrone : un genere di canzone che non ha senso di esistere se non all'interno di questa competizione. Una ragazza giovane che propone lo stile più classicamente vecchio. Non fa per me. Voto : 4
Finardi : una canzone con un buon testo, e finardi la canta con cuore. Forse non è sufficiente per rendere il tutto memorabile ma va bene così. Voto : 6
Irene Fornaciari : canzonetta che potrà piacere in radio, lei canta con grinta ma viene automatico pensare che sia lì sempre e soltanto perchè è la figlia di zucchero. Voto : 5
Marlene Kuntz : i marlene in versione ripulita e smussata, arrivano al festival con una ballata rock nella quale la sezione fiati esprime morriconianamente il meglio di sè. Testo in linea con quanto ci si aspettava da loro. Voto : 8
Matia Bazar : continua la saga dei matia bazar e delle loro canzoni portate al festival con una certa regolarità di intenti e di risultati (scarsi). anche in questo caso, un gruppo che ha senso di esistere solo parlando di sanremo. Voto : 5
Noemi : il terribile accostamento cromatico tra i suoi capelli (rossi) e il colletto della giacca (rosa) è il preludio all'accostamento sbagliato tra la sua voce (decisamente soul) e un brano che va da un'altra parte. Peccato. Voto : 5
Francesco Renga : cerco di vincere l'antipatia che provo per lui, che ha sicuramente una gran voce, ma anche il consueto atteggiamento da rockstar superiore. Di fatto, anche lui sta diventando cibo buono soltanto per i festival e poco per le radio. La canzone è particolare, ma non riesco a dare al tutto un voto che va sopra il 6.
Nina Zilli : ragazza con personalità e talento indiscutibili, tende un po' a cantare sempre la stessa canzone. Cercano di venderla come la risposta italiana ad Amy Winehouse, fatto reso ancor più evidente dal suo look e la sua acconciatura anni '60. il pezzo è discreto, impreziosito soltanto dal fascino dell'interprete. Voto : 6
Non faccio nessun particolare commento sull'esibizione mediatica di Celentano, se non che l'ho trovata un momento molto confuso di comunicazione e di chiarezza. Al di là dell'essere più o meno d'accordo con le sue opinioni, la sensazione era quella di un invettiva piuttosto sconnessa.
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