sabato 23 gennaio 2010

Sono uno gnostico

Ogni volta che dico questa frase, vedo facce preoccupate intorno a me :-)
Qualcuno tenta di correggermi, “Volevi dire a-gnostico, vero ?”.
“No, volevo proprio dire : gnostico”. E le facce diventano ancora più preoccupate ! :-)
Quelli che non sanno cosa vuol dire, di solito pensano a qualcosa di oscuro, e mi scrutano come quando ci si approccia ad un persona che vuole giocare a fare l'originale a tutti i costi, tanto così per darsi un tono. Altri ancora esprimono in maniera malcelata uno sbrigativo “Vabbè, contento te...”.
Poi ci sono quelli che credono che io appartenga a Scientology, e per finire quelli che pensano che io sia pazzo. :-D

Non che io debba dare necessariamente spiegazioni di come vivo la mia vita, ma questo è il mio blog, ed ho deciso di condividere con voi le mie sensazioni.
Inoltre, questa è una forma di rispettosa comunicazione nei confronti di tutti quelli che mi conoscono e/o leggono questo blog, dato che ognuno mi vede in maniera diversa...

Storicamente, ognuno di voi vede una parte diversa di me, e questo vale per tutte le relazioni umane. Qualcuno in me vede solo il musicista, qualcuno il fotografo, qualcuno l'informatico tuttofare, qualcuno il mistico, qualcuno il cinefilo, qualcuno l'intellettuale, qualcuno lo scrittore (…).
Probabilmente io sono un po' di tutto ciò (o forse non lo sono per niente) ma credo che la parola che mi identifichi meglio al di là dei contesti è ESSERE UMANO.
Bella scoperta, direte voi.
E qui arriva lo gnosticismo o per meglio dire, la gnosi.

Gnosi è una parola greca che vuol dire “conoscenza”.
Non mi dilungherò in questa sede a spiegare la storia e le ragioni dello gnosticismo (apparso nei primi secoli dopo la morte di Gesù Cristo), mi interessa di più esprimere quello che c'è di vero per me, ed in questo ambito parliamo allora di una conoscenza che non è assimilabile a quella scolastica (tradizionalmente identificata con lo studio dei libri), quanto piuttosto un bagaglio di informazioni già di per sé appartenente alla caratteristica profonda dell'essere umano.

In poche parole, la gnosi è la conoscenza dell'universo attraverso la conoscenza di sé stessi, ed in questo ritroviamo quanto già espresso nella famosa scritta presente in cima al tempio dell'Oracolo di Delfi nell'antica Grecia ("ΓΝΩΘΙ ΣΕΑΥΤΟΝ", "Conosci te stesso")

Cosa c'è di vero per me in tutto ciò ?
C'è che nella vita ordinaria quotidiana io non ero mai riuscito a trovare la chiave del mio benessere.

Nella società così come la conosciamo noi, le regole esterne hanno preso il sopravvento su quelle interne, ed il nostro vivere sembra eternamente condizionato a seguire schemi prefissati.
L'essere umano si porta dentro una sofferenza di fondo che non è solo dettata dalle condizioni sociali in sé, quanto piuttosto dall'incapacità di esprimere serenamente il proprio potenziale interiore.
Ci siamo dimenticati un bel po' di cose che ci riguardano profondamente, ed abbiamo lasciato che tutti questi vuoti venissero apparentemente colmati dai nostri pensieri e dai nostri desideri materiali.
Non credo di dovervi spiegare che questo metodo non funziona, potete rendervene conto benissimo da soli dando un'occhiata alla situazione attuale, in cui la latente sofferenza psicologica ed emotiva delle persone esplode di tanto in tanto attraverso gesti di follia individuale o collettiva.

Per gran parte della mia vita io ho sentito di avere sempre dimenticato una parte importante di me, ma la frustrazione più grande era causata dall'incapacità di connetermi con questa forza.
Sentivo che mancava qualcosa, ma non sapevo dove sbattere la testa.

Ho iniziato quindi a comparare la verità scientifica con la verità offerta dalla religione, perchè volevo capire chi aveva sbagliato nello spiegarmi le cose.
Vedevo una disfunzione nel modo in cui entrambe cercavano di rispondere ideologicamente alle mie necessità.
Questa sindrome del “nè carne nè pesce” si è trascinata per lungo tempo, tanto da farmi accumulare insoddisfazione, incazzatura e alla fine addirittura sintomi fisici.

Si dice che la sofferenza sia sempre una grande molla per cambiare le cose ed io non ho fatto differenza. Per poter capire qualcosa di più del mio mondo ho dovuto attraversare momenti molto bui. Nel 2009 questo processo ha toccato il suo punto massimo, aggravato per giunta dalla decisione di mia moglie (che non condivideva questo approccio) di lasciarmi.

Eppure sono grato all'universo, perchè, in questa sofferenza, non è mai mancata una profonda volontà nell'attingere energia dagli aspetti più profondi del mio essere e, grazie all'aiuto di alcune persone in particolare, ho potuto rimettermi in contatto con me stesso.

Questa affermazione non ha nulla a che vedere con la new age.
Questa affermazione è il messaggio che voglio passarvi come riassunto di un processo interiore che mi ha permesso di conoscere molte cose che prima di allora erano in verità per me difficilmente raggiungibili. Ed avevano tutte a che fare con il mio benessere.


Fare esperienza di sé stessi (uno degli obiettivi principali della gnosi) è un percorso non privo di una certa difficoltà, ma che consente di migliorare alcune nostre doti molto particolari.
Sta ad ognuno di noi scoprirle, ma la condizione fondamentale è quella di agire con sincerità e con la profonda volontà di migliorarsi.

Durante il percorso ho personalmente cominciato a comprendere meglio il profondo significato simbolico delle sacre scritture di molte religioni diverse, siano esse cristiane o buddiste o induiste,ed ho riscontrato come alcuni simboli o immagini simboliche ivi descritte risuonino dentro di me ad un livello molto più energetico che non quello della semplice lettura della parola nuda e cruda.
Senza l'esperienza diretta di alcuni miei stati d'animo e di alcuni aspetti della mia personalità e del mio ego, non ci sarei mai riuscito.
Ho capito l'importanza della meditazione nella vita di tutti i giorni, non come rivendicazione snob della propria diversità, ma come metodo indispensabile per avere un sincero e sereno rapporto con sè stessi.
Ho sperimentato la bontà delle tecniche di respirazione consapevole nella cura di ansie, conflitti emotivi, ed in generale come porta d'accesso al mondo interiore.
Ho finalmente compreso il vero significato della parola esoterismo (al di là dell'etimologia), in genere associato a qualche forma di pericolosa magia nera, e che in realtà ha attinenza con tutto ciò che non è visibile se ci si limita allo sguardo distratto e inconsapevole, ma che diventa chiaro e luminoso se guidato dalla scoperta del proprio potenziale.
Ho capito che molte antiche tradizioni hanno da sempre cercato di ricordarci queste cose, ma noi siamo sempre stati impegnati a conquistare il benessere materiale attraverso lo sfruttamento e la violenza, ed era difficile sentire gli avvertimenti.

Tutto ciò non è ideologia.
Tutto ciò è il frutto di una profonda esperienza personale.
Io sono uno gnostico perchè ho scelto di non credere a niente di cui io non possa fare esperienza personale.
Non ho bisogno di credere ciecamente nel Dio cristiano o in quello ebraico o in Maometto, dal momento che so che prima di credere ciecamente in qualcosa posso sperimentare dentro me tutto quello di cui ho bisogno, al di là poi dei nomi che l'umanità gli ha dato.
Sono contento di vedere che in tanti alla fine dicono le stesse identiche cose da secoli, ma la differenza la fa il fatto che io le ho sperimentate prima su di me, e poi ho deciso che per me andavano bene (oppure male).
Che verità potrebbe avere valore per me se non una che ho sperimentato direttamente ?
A quel punto posso comprendere gli insegnamenti di Gesù, se risuonano con la mia esperienza personale, posso comprendere il Buddha, la Kabbalah, il misticismo sufi e quello zen.
Oppure no, e non mi sentirò in obbligo di giudicarmi, se so di avere agito in sincerità e con la volontà di migliorarmi.

Soltanto l'accettazione passiva delle scritture crea l'ideologia nel mondo così come la conosciamo, ed è l'accettazione a priori di una parola scritta su un libro tramite la quale affermiamo la nostra superiorità su qualcun'altro.

Io ho capito soltanto recentemente che quello che sentivo si chiamava gnosticismo, proprio perchè in primis è venuta la mia esperienza personale e poi la necessità di darle un nome. Non ho mai sposato nessuna causa a priori.
In questo metodo, a ben vedere, c'è il meglio di quanto la scienza e la religione possano offrire, dal momento che uso un metodo di conoscenza decisamente empirico e scientifico (la scoperta di me stesso attraverso esperienza diretta ed errori successivi) per arrivare ad una comprensione del mondo che ha del religioso (il ritorno all'unità con l'universo-dio).
E credetemi se vi dico che ho finalmente così risposto ad una questione che infervora il mio animo da tempo immemore.

Posso comprendere che per alcuni di voi questa mia necessità possa suonare come strana e incomprensibile.

Pertanto, è per me fondamentale a questo punto dirvi che non dovete credere ciecamente ad una sola parola di quello che ho detto, dal momento che andrebbe proprio contro l'obbiettivo di questo post.

Sperimentate sempre da voi la conoscenza delle cose, qualunque essa sia, e questa sarà la vostra verità, a patto di essere veramente sinceri con voi stessi ed essere mossi dalla volontà di migliorarvi come esseri umani.

Laggiù, da qualche parte nella nostra scatola cranica e nel nostro cuore, giace una bellissima forma di intelligenza.
L'intero universo ce ne sarà grato se la ritroviamo.

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