martedì 4 agosto 2009

L' Amore

Oggi parliamo dell'amore.

Quella stupenda e appagante sensazione che è l'amore.
Ma non solo quello di coppia, bensì l'amore in generale, quello che tiene in piedi questo piccolo ed insignificante pianeta di fango sperduto in una piccola ed insignificante galassia.

Già, perchè ci si riempie fin troppo la bocca della parola amore, ma generalmente ognuno lo intende a modo suo.
Quello di coppia poi è il primo ad essere idealizzato.
Se chiedete a venti persone diverse ne verranno fuori altrettanti punti di vista sul rapporto di coppia.

Sgombriamo subito il campo da eventuali fraintendimenti.
La parola Amore è strettamente legata al desiderio di Dare.
Si tratta di un movimento spontaneo della nostra anima ad andare verso qualcuno o qualcosa, con tutta la nostra passione ed il nostro coinvolgimento.
Può manifestarsi o meno attraverso un atto fisico, ma non può esistere senza un profondo e disinteressato intento.
Le idealizzazioni romantiche sono ben accette nella nostra società perchè danno l'illusione che possa sempre venire qualcuno/qualcosa a salvarci ed a portarci via da questo mondo brutto e cattivo.
Eppure non sono queste idealizzazioni, ed ognuno di noi lo sa, a fare la differenza.
E' il desiderio di dare che la fa. Ma questo forse è meno chiaro, ed è questo il vero problema.

Allo stato attuale, spesso e volentieri vige la legge dell'amore in cambio di qualcosa.
Io do a te, se però in cambio tu mi dai.
Questo non è dare, questo è un calcolo matematico.
Per i calcoli matematici e per i paragoni abbiamo già un organo predisposto : il cervello.Ma per dare, e quindi per amare, serve il cuore, non il cervello.
Il cuore non ha bisogno di nulla in cambio, non è compito suo fare paragoni e calcoli sulla bilancia. Il suo compito è muoversi verso qualcosa, non importa se ne verrà qualcosa o meno in cambio.
Un movimento fatto col cuore non lascia mai con dei rimorsi, quindi è sempre giusto.
Anche se non c'è un ritorno tangibile, l'esperienza del dare avrà comunque prodotto una sensazione di completezza, come a ricordarci che ci è veramente impossibile non amare.

Molto spesso quello che conosciamo come amore tra due persone non è altro che un bisogno biologico.
Ed è per questo che basta una piccola trasformazione nella chimica organica e negli ormoni e l'amore che ritenevamo la "verità assoluta" scompare, semplicemente.
Avevamo chiamato amore un bisogno biologico.
Invece, quando in una coppia entrambi i partner sono focalizzati sul dare, nessuno dei due ha la minima necessità di pensare al ricevere.

Le relazioni all'interno della famiglia sono allo stesso modo piene di amore, anche se di tipo diverso.
Molte persone se ne accorgono soltanto sul letto di morte, e tentano allora la disperata riconciliazione con uno o più familiari fino ad allora copiosamente odiati e/o ignorati.
Certo, alcune situazioni sono state difficili da accettare, ed abbiamo reagito con l'orgoglio.
Ma allora perchè mai dovrebbe succedere questo ?
Perchè io in punta di morte devo assolutamente tentare la riconcilizione ?
Perchè di fronte alla morte, e lo dico con serenità, io credo che il significato dell'amore sia finalmente chiaro a tutti.
Il mio messaggio di speranza è che ognuno di noi non debba aspettare quel momento per provarlo.

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