mercoledì 22 aprile 2009

La tua parola contro la mia

Viviamo in un’epoca incredibile.

Siamo sommersi dalle informazioni ma non riusciamo a farci un’opinione chiara di quello che sta succedendo.
Televisione, Radio, Internet, provate ad elencare tutti i modi attraverso i quali le informazioni arrivano al vostro cervello… scoprirete che è impossibile avere la sensazione che la notizia che sta passando è vera.
Chiunque vi stia dando una notizia… sapete che è la sua parola contro quella di un altro.

Non c’è da scandalizzarsi più di tanto ormai quando si sente parlare di informazione controllata, anzi, credo che solo le persone veramente ignoranti possano pensare che la notizia passata al telegiornale non sia stata ritoccata a fini propagandistici.  
Per propagandare cosa, poi, è un aspetto secondario, l’importante è che la notizia arrivi sempre senza ferire i due soggetti principali : la politica e l’economia.

Mi viene da dire che ultimamente la bilancia è addirittura spostata nettamente in favore dell’economia, nel senso di “guai a toccare gli interessi economici in ballo, per carità”.
Pare che l’unica ideologia realmente rimasta in piedi dopo un secolo di guerre, dittature e olocausti, sia il libero mercato, che è riuscito nella misera impresa di far stare tutti buoni privandoli di qualcosa, il che equivale a dire “vi diamo le bastonate perché l’alternativa è un fucile in bocca”.

Siamo arrivati ad un punto molto vicino alla paralisi.
Qualunque cambiamento sia necessario fare, bisogna stare molto attenti, perché la pur minima mossa va a toccare gli interessi di qualcuno, ed è un attimo tirare in ballo i lavoratori che rischierebbero di perdere il lavoro in tal caso.
E la cosa peggiore, ripeto, è che non abbiamo le informazioni necessarie per stabilire con certezza se la cosa sia vera o no, o meglio, le informazioni ci sarebbero anche…se uno ha voglia di andarsele a cercare qui e la…. ma nessuno ti può garantire che siano adeguatamente rappresentative della realtà.
Al massimo, sono adeguatamente rappresentative di quello che TU PENSI sia la realtà… e non è la stessa cosa, purtroppo.

Questo caos informativo ha uno scopo… quello di fare stancare le persone.
Il primo risultato del disgusto che la maggior parte delle persone prova ormai nei confronti del dibattito pubblico, della mera propaganda e delle polemiche inutili, è l’allontanamento dalle vicende del proprio paese.
“Chi se ne frega, ormai questi mi hanno rotto”.

Obiettivo raggiunto : così la classe politica può davvero fare quello che vuole.

Ma questo è un blog che parla della speranza, e così sarà anche oggi. 
Io non mi stancherò mai di dire che finchè non mettiamo in moto la nostra coscienza e non iniziamo a pensare che l’unica strada è muoversi verso obbiettivi comuni, difficilmente potremo avere un cambiamento.

Ognuno di noi può essere un esempio per gli altri, e non a parole, quelle ormai non servono più.

Cominciamo da qui :

1) La nostra coscienza non è un optional. Usiamola (senza confonderla con le proprie ambizioni) !
2) Il nostro pianeta non è una discarica. Ricicliamo e differenziamo i rifiuti !
3) Pare proprio che il nostro finto benessere sia spesso costruito sulla pelle di gente sfruttata, cerchiamo il più possibile di non alimentare ulteriormente questo circolo vizioso (i 3 video che ho pubblicato nel mio post precedente possono essere d’aiuto).

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