lunedì 22 dicembre 2014

Pillole del 2014

Fedelissimo alle tradizioni, anche quest'anno il blog vi propone la sintesi, in pillole, dei momenti musicali degni di nota secondo me.
Anche se non credo di doverle indorare più di tanto, vedo e prevedo che alcuni di voi si interrogheranno su alcune di esse, così come altri si interrogheranno invece sui grandi(?) nomi assenti.
Nel frattempo, fatene buon uso, con serenità.



ST. VINCENT -  "Digital Witness"
La signorina Clark ha tirato fuori quello che si chiama l'album della maturità artistica, ma senza pregiudicare il gusto pop.




FUTURE ISLANDS - "Spirit"
Talvolta le esecuzioni dal vivo esaltano un già notevole risultato su disco - parte 1.




SHARON VAN ETTEN - "Your Love Is Killing Me"
Le carte in regola per diventare un classico. O forse è colpa dei brividi.




BECK - "Heart Is A Drum"
Uno dei miei peccati di gioventù. Mi ha fatto dimenticare di colpo i suoi 2 dischi precedenti.




ARIEL PINK - "Picture Me Gone"
Difficile scrivere due righe riassuntive per Ariel Pink. Però il video ed il ritornello di questa canzone possono aiutare.




TODD TERJE - "Delorean Dynamite"
Uno dei producer dell'anno. Norvegese, con la passione per la disco a cavallo tra 70 e 80. E Moroder.




JOSEF SALVAT - "Open Season" (acoustic)
Esordienti interessanti - parte 1
Talvolta le esecuzioni dal vivo esaltano un già notevole risultato su disco - parte 2.




ROYKSOPP feat. ROBYN - "Monument (The Inevitable End Version)"
Secondo peccato di gioventù. Se retromania deve essere, che il prodotto sia almeno fatto bene.




CLARK - "Winter Linn"
Di nuovo il cognome Clark in lista. E stavolta è una classica gallina vecchia che continua a fare il brodo buono, come molti alla Warp.




NAVVI - "Weekends"
Esordienti interessanti - parte 2





venerdì 31 ottobre 2014

4 domande a: Enrico Esma

Questa settimana le quattro fatidiche domande sono per Enrico Esma, cantautore torinese con alle spalle una bella esperienza sui palchi in tutta Italia e all'estero, e che ha in passato fatto parte di formazioni come i Moog ed i Sidera Ves. Ci parla del suo progetto, delle sue rivoluzioni interiori e del suo video 'Vanessa'.

- Descrivi l'arte di Enrico Esma

Questo è ciò che sento di svolgere con la musica ed il mio lavoro per la gente:
Esma sogna, inventa, sperimenta. Crea spazio per nuove relazioni, nuovi linguaggi, nuovi immaginari. Vive, respira, fa errori. 24 ore al giorno, tutti i giorni.
È un progetto utopico collettivo, lotta per la diffusione del pensiero critico, il diritto di scelta e di responsabilità, il diritto alla curiosità, la difesa della bellezza e l’accesso ai saperi per tutti.

Esma suona e scrive per risvegliare la fermezza e la felicità, per ricordare che ogni miglioramento nel mondo parte sempre prima dal nostro singolo intento ed atteggiamento. L'entusiasmo ed il sorriso vanno coltivati ogni giorno, l'amore e la volontà sono gli unici nutrienti sani. 

- Racconta il tuo video

Vanessa... 
Onirico e sensuale questo clip. 
Vanessa è un simbolo di femminilità, Vanessa è sia rock che timida e utopica, Vanessa è un urlo graffiante di Madre Natura. Vanessa è poesia ed erotismo. Vanessa esiste o esiste per porsi domande?






- Il tuo momento più artisticamente esaltante di questo 2014

Suonare e portare i miei talenti a crescere e sbocciare per le strade australiane, thailandesi, italiane, dare alla luce "Rivoluzione al Sole", il mio album, e oltretutto comporre un nuovo album in inglese, "Surf The Change". Amazing! Sono grato a quest'anno, molto molto grato! 

- Un pregio ed un difetto della scena musicale torinese

Pregio: la quantità di bella musica è molto varia. La scena più bella d'Italia. Alcuni dei locali più all'avanguardia sono a Torino. 

Difetto: pochi sorrisi e fianchi che si muovono ai concerti. Un po' freddino il pubblico. Competizione ed invidia fra gli artisti, ma solo in alcuni casi. 

Info:

Trovate il mio arcobaleno di note ed immagini sul sito www.enricoesma.com
Vi invito a lasciare un segno sul mio muro!

(l'intervista è in esclusiva per questo blog - il post è liberamente linkabile, l'utilizzo parziale è concesso soltanto previa autorizzazione)

venerdì 24 ottobre 2014

4 domande a: i We Are Waves

L'appuntamento di oggi è con i We Are Waves, una band di Torino attiva sulla scena dal 2011 e fresca di presentazione del video 'Worship' tratto dal primo full length 'Labile' (Memorial Records). Risponde a nome di tutti Fabio "Viax", cantante e chitarrista del quartetto.

- Descrivete l'arte dei We Are Waves

We Are Waves, noi siamo onde.
E' una frase che racchiude il messaggio della nostra musica, una musica potente ed emotiva che parla di fragilità e debolezze. Musicalmente, cerchiamo di unire i due mondi che più ci caratterizzano e che amiamo, ovvero la New Wave dei primi anni '80 e l'elettronica moderna e aggressiva.

Abbiamo pubblicato un EP omonimo nel 2012 e un album, 'Labile", nel gennaio di quest'anno, prodotto dal nostro amico di vecchia data (nonché attuale membro dei Rezophonic) Federico Malandrino. Sta ottenendo veramente ottimi consensi sia dalla critica che dal pubblico, cosa che ci riempie di orgoglio.

- Raccontate il vostro video

Il video è uscito da pochissimo, ed è di uno dei pezzi che riteniamo essere tra i più rappresentativi dell'album. E' nato da un'idea molto semplice. 
Ci eravamo scervellati come pazzi alla ricerca di un'idea geniale, ma o venivano cose veramente kitsch o idee che avrebbero avuto bisogno di budget di x-mila euro per essere realizzate…e ovviamente non potevamo permettercelo. 

Ad un certo punto abbiamo optato per la sincerità. Quello che stiamo facendo in quest'anno è "semplicemente" suonare tanto in giro. Abbiamo ripreso quello, nella maniera più old school che si potesse immaginare. Facciamo musica che si rifà agli anni '80, per cui abbiamo trovato una vecchia videocamera VHS del 1985 (recuperare le cassette ha richiesto quasi più tempo che montare il video…) e abbiamo girato tutto con quella, studiando i movimenti di macchina e le movenze dei primi video di gente come Cure o Killing Joke.

Guardando il girato ci siamo resi conto che non serviva nulla di più. Gli errori, le luci fuori fuoco e le sincronizzazioni sbagliate date dalle meccaniche non propriamente "giovani" della videocamera hanno dato al video un'aura più indefinita e lo-fi che ci è piaciuta subito…e forse anche per questo sta piacendo molto!




- Il vostro momento più artisticamente esaltante di questo 2014

A differenza di altre annate, non c'è un momento che spicca particolarmente sugli altri. 
L'esaltazione in sé è quella di essere riusciti, forse per la prima volta, a suonare in giro in maniera consistente, ad iniziare a essere contatti dai locali e dai promoter, a chiudere con relativa facilità date anche a 700 km da casa e ad essere in giro praticamente ogni week end in qualche posto nuovo che ti tratta con rispetto e curiosità. 
Sembra incredibile doverne parlare, ma non è scontato. E ne siamo entusiasti e ben lungi dal fermarci!

- Un pregio ed un difetto della scena musicale torinese

Pregio: rispetto al resto d'Italia, spesso e volentieri è più avanti in termini di qualità della proposta e "passo coi tempi". 
Difetto: una tendenza al tirarsela veramente fuori luogo, e una chiusura nei "giretti" che fa a botte col fatto che stiamo parlando di quella che dovrebbe essere la scena musicale e artistica della terza città d'Italia, che tra l'altro fa carte false per mostrarsi "giovane", "alternativa" ed "europea" rispetto al resto della penisola.

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Prossime date:

24.10 Roma, Contestaccio
13.11 Cantù (CO), Shabba
14.11 Erba (CO), Centrale Rock Pub
15.11 Genova, Lucrezia
16.11 Milano, Legend54
04.12 Vimercate (MB), Locomotiva
05.12 Milano, Black Hole
19.12 Cesena, Misakè

Info :

http://www.wearewaves.net
http://www.facebook.com/wearewavesmusic

(l'intervista è in esclusiva per questo blog - il post è liberamente linkabile, l'utilizzo parziale è concesso soltanto previa autorizzazione)